Il Mighli: storie, curiosità e ricetta della crema al cumino libanese!
La cucina libanese ha un grande assortimento di dessert, in cui la sua tradizione legata a spezie e profumi si esprime ai massimi livelli. Il Mighli, la famosa crema al cumino è uno dei più conosciuti e più ricchi di storia.
La tradizione dietro al Mighli libanese e mediorientale
Anticamente, il mighli era il dolce che si preparava per celebrare la nascita di un bambino (una volta solo i maschi, ora tutti i bambini, maschi e femmine) e a maggior ragione è anche uno dei dessert tradizionali di Natale, per celebrare la nascita di Cristo, il “bambino” per eccellenza!
Alcuni lo conosceranno come “crema al cumino”, altri come meghli, o meghleh, o anche karawiyah a seconda della lingua e del paese poiché, come molti altri piatti libanesi, anche questo è presente nelle tradizioni culinarie di tutta l’area mediorientale con nomi diversi e varianti di preparazione.
In arabo “meghli” significa “bollito”, e si rifà sicuramente alla preparazione di questa crema, che richiede una lunga cottura a fuoco basso, mescolando in continuazione per fare addensare dolcemente senza formare grumi.
Ma è il nome “karawiyah”, con cui è più conosciuto in Siria e Giordania, che ci rivela un’importante indicazione sugli ingredienti con cui è fatto.
Gli ingredienti del Mighli
In effetti, nelle traduzioni italiane di questa ricetta uno degli ingredienti principali è indicato come cumino, ma in inglese l’ingrediente è il “caraway”, che non è il cumino che noi comunemente conosciamo, bensì il carvi o “cumino dei prati” o anche cumino persiano.


L’aspetto è molto simile e a guardarli ci si potrebbe in effetti confondere, ma il sapore è leggermente diverso.
Più forte e pungente il cumino, peraltro molto presente in tutta la cucina mediorientale, più delicato e quasi agrumato il carvi, con note che richiamano l’anice, peraltro anch’esso tra gli ingredienti della ricetta.
Tra gli altri ingredienti troviamo la farina di riso, lo zucchero (tanto!), e altre spezie come appunto anice e cannella.
Il carvi, o cumino dei prati si trova senza problemi anche da noi, ma è un pò meno diffuso e meno utilizzato del cumino.
Sicuramente è reperibile tra i banchi delle spezie di qualche mercato ben fornito, ma se non riusciste a trovarlo, esistono dei siti internet dedicati alle spezie in cui potrete facilmente acquistarlo e farvelo recapitare a casa.
Uno dei tanti è per esempio Tutte le spezie del mondo, che essendo italiano ha spese di spedizione accettabili anche per piccoli ordini.
In ogni caso, se non trovate il carvi non vi preoccupate: è possibile eseguire la ricetta anche con il cumino tradizionale.
D’altra parte il bello di giocare con le spezie è anche quello di sperimentare e giocare con nuovi abbinamenti per scoprire nuovi profumi e sapori.
La presentazione
Quella che trovate di sotto è la ricetta del Mighli di una blogger libanese, quella che la sua famiglia prepara solitamente per festeggiare il Natale.
Il Mighli è una crema al cucchiaio e dà il suo meglio se servita fredda (in Libano, ma in altri paesi, come Siria e Giordania viene servita calda), in coppe monoporzione.
E siccome in tutta la cucina, ma soprattutto in quella mediorientale, il lato estetico è di fondamentale importanza, libero sfogo alla decorazione delle coppe con frutta secca e cocco grattugiato, formando disegni e geometrie con noci, mandorle, pinoli e pistacchi.
Non abbiate paura, abbondate pure.
Il Mighli è un pò calorico, ma per una volta si può fare uno strappo alla regola.

Mighli
Ingredienti
- 125 g farina di riso
- 150 g zucchero grezzo polverizzato
- 1 CC cumino dei prati (carvi) in polvere sostituibile con il cumino normale
- 1 CC anice in polvere
- 1 CC cannella in polvere
- cocco grattugiato
- q.b. noci, mandorle, pistacchi e pinoli (per decorare) pelati e ammollati in acqua fredda
- 2 l acqua
Istruzioni
- Direttamente in una pentola, miscelare tutti gli ingredienti in polvere: farina di riso, zucchero e spezie amalgamandoli.
- Poco per volta, aggiungere l'acqua e incorporarla alle polveri.
- Mettere sul fuoco a fiamma medio-bassa e far addensare, sempre mescolando con una frusta, per non creare grumi. La consistenza deve essere ben ferma. Ci vorranno circa 20 minuti.
- Versare in coppe monoporzione e lasciare raffreddare.
- Una volta freddo, decorare le coppe con una spolverata di cocco grattugiato e la frutta secca a piacere, scolata e asciugata.
- Servire a temperatura ambiente, o conservare in frigo per qualche giorno.
Note
Altri articoli su piatti e tradizioni internazionali?
Prova questi…
A Costigliole d’Asti, una scuola che forma i futuri ambasciatori della cucina italiana nel mondo
I miei nonni materni erano di Govone – un amabile paese situato al crocevia delle…
Sapori (e profumi) d’estate
Il profumo. La prima cosa che colpiva era il profumo. Eri in un capannone grande…
Mole Poblano: il Messico nel piatto!
Il Mole Poblano oggi è considerato un piatto nazionale in Messico, con tanto di festival…
Gelato o ice-cream? Giro del mondo con il dessert preferito dell’estate
Puoi essere o meno un provetto poliglotta, ma quando dici “gelato” ti capiscono in tutto…
Cioccolato nelle ricette salate? Si può!
Cenni storici dell’origine E’ possibile pensare al cioccolato come a un ingrediente da utilizzare in…
Mechouia: l’insalata grigliata tunisina che racconta il Mediterraneo
Il nome non è immediato da pronunciare, ma l’occhio già pregusta i sapori del sole….
Bobotie: il comfort food sudafricano
Se fossimo in Italia, sarebbe la lasagna della domenica: il Bobotie, è il tipico “comfort…
Poudine Mais: il budino mauriziano
Il nome ricorda il pudding anglosassone, la consistenza più il flan francese e di fatto,…

Food writer e viaggiatrice appassionata, ha un passato come musicista, giornalista pubblicista e autrice di saggistica, un Master in Marketing e Comunicazione Digitale e un Diploma da Chef. Ama raccontare i cibi del mondo e le tradizioni gastronomiche di ogni paese, per scoprire i popoli e le “persone” che vi si celano dietro e tutta la condivisione e l’“umanità” che c’è nel sedersi a tavola insieme.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!